Egregio Direttore,
ho il piacere di presentare a lei e ai frequentatori del suo sito l'ultima (solo in ordine di tempo) opera del prof. Pietro Congedo: La biblioteca "Pietro Siciliani" di Galatina. Istituzione dal preziosissimo corredo librario ed una storia secolare molto travagliata. Prefazione di Alessandro Laporta. Edizioni Edit-Santoro. Supplemento al n.12/2011 di ... in Dialogo, mensile d'informazione e formazione della Parrocchia San Sebastiano - Galatina.
Mercoledì 14 dicembre 2011, alle ore 18.00, nella sala "G. Pollio" della Parrocchia San Biagio, con l'intervento della prof.ssa Daniela Vantaggiato e del dott. Alessandro Laporta, detto libro sarà presentato alla cittadinanza galatinese.
Abbiamo conosciuto il preside Congedo, come un attento storico e accurato ricercatore, con la precisione del matematico, già in molti articoli pubblicati su riviste e periodici locali, ma soprattutto abbiamo apprezzato la sensibilità a far conoscere le vicende delle Istituzioni cittadine nelle sue quattro monografie: Gli Scolopi e Galatina; Il Convitto "P. Colonna"; Chiesa, convento ed ospedale S. Caterina e L'Ospedale di Galatina.
Questo nuovo studio sulla Biblioteca comunale "P. Siciliani", affiancandosi alla storia delle altre istituzioni galatinesi contribuisce a “rammentare ai concittadini il progresso e il decoro che le stesse (istituzioni) hanno assicurato alla nostra città” (cfr. Nota introduttiva).
È bello pensare, come fa il prof. Laporta nella Prefazione, che questo libro dato alle stampe in quest'anno 2011, 150° dell'Unità d'Italia, sia stato concepito con delle motivazioni fortemente sociali oltre che culturali. Può sorprendere la dedica: “Alla memoria di Vito Vallone e Beniamino De Maria”, ma scorrendo gli otto capitoli del libro si può cogliere la gratitudine che l'autore dimostra, ed ogni galatinese e studioso dovrebbe avere, per Vito Vallone e Beniamino De Maria.
Vito Vallone, come presidente del "Pio Istituto P. Colonna" (I.P.A.B) alla cui gestione era affidata la neonata biblioteca "Siciliani", voluta dal sindaco Giuseppe Galluccio con i fondi librari dei soppressi conventi di Santa Caterina e dei PP. Cappuccini e la donazione del patrimonio librario di Pietro Siciliani, ebbe il merito, durante il sindacato di Pasquale Galluccio, nel 1904 di ordinarla ed aprirla al pubblico. Vito Vallone nominò il bibliotecario Giacinto Bardoscia, ma soprattutto adottò un regolamento di 14 articoli, che tutt'ora è in vigore.
Beniamino De Maria, sindaco di Galatina dal 1978 al 1989, nel 1980, accogliendo varie sollecitazioni della stampa locale, conferì alla dott.ssa Daniela Vantaggiato l'incarico di fornire un quadro completo dello stato della biblioteca. Si impegnò a darle una "sede decente" avviando l'ampliamento di quella che era la sua sede storica. E nel 1982 conferì alla dott.ssa Vantaggiato l'incarico provvisorio di coordinatrice responsabile per il riordino del materiale librario della biblioteca comunale, trasformando un "secolare deposito di libri" in una vera "moderna biblioteca".
I capitoli del libro sono arricchiti di documentazione storica e note esplicative sui personaggi citati. Tra qualche nota polemica non mancano episodi curiosi come la sorte toccata ai libri di Federico Mezio donati al convento dei PP. Cappuccini o la misera distruzione di tante bolle e diplomi che si conservavano nell'archivio di Santa Caterina, descritta da Baldassare Papadia.
L'ultimo capitolo ci dà il resoconto dello stato attuale della dotazione della Siciliani con oltre 45.000 volumi. Ci fa piacere conoscere la ricca e preziosa raccolta conservata nella "Sala materiale librario raro e di pregio", ma soprattutto ci sorprende sapere che dei 240 incunabuli presenti nelle biblioteche di Lecce e provincia, 140 sono conservati nella nostra biblioteca.
Infine il libro si apre alle prospettive future avanzando qualche suggerimento che può essere preso in considerazione dagli amministratori comunali. Il prof. Congedo conclude citando Mons. Antonaci: “Gli aspetti contingenti della politica locale passano, così come passano gli uomini che ci governano. Ma la cultura resta ... La biblioteca Siciliani potrà tornare ai suoi splendori, sia come centro di irradiazione della cultura, sia come memoria storica di grande attualità ... I libri sono i veri custodi della città ...”.
Ringraziamo di cuore il prof. Congedo per averci donato la storia di questo prezioso ente e ci auguriamo che questa monografia possa contribuire a far crescere l'amore per la nostra Galatina, la passione per lo studio attento e soprattutto la cura e il rispetto per il nostro patrimonio librario.